Nato a Verona, si trasferisce a Milano negli anni 90, città in cui si sposa con Patrizia. Svolge il suo lavoro principalmente tra Milano e Vicenza, città natale dei suoi genitori. Questa serie di dipinti ci regala una panoramica di quello che l’artista Gianfranco Facco vuole esprimere.

La vita

Veronese di nascita, Gianfranco Facco – in arte Gianfacco – vive a Milano dagli anni ’90 ed è spostato con Patrizia. 
Tra il capoluogo lombardo e Vicenza, città natale della sua famiglia, svolge prevalentemente la sua attività lavorativa ed artistica.

Il lavoro

L’artista Gianfranco Facco rivela con le sue opere un’anima sensibile anche alla fragilità ed inutilità di tutte le cose materiali. 
La sua esistenza oscilla tra la routine all’attività espressiva: due mondi contrastanti che interagiscono tra loro e che esaltano la pittura come forma di libertà, di svago, di attenzione alla realtà circostante. 
Il lavoro che diventa alternativo e la pittura che diventa alternante.

Lo stile

GianFacco dipinge in modo spontaneo usando il colore ad olio puro per ottenere la chiarezza del segno dipinto che dalla grande stesura raggiunge le sottigliezze di una grafia dettagliata e ricca di particolari. 
Una collezione di dipinti che nasce da un’esistenza fatata che si tramuta in realtà su tela. L’artista propone le sue idee attraverso l’utilizzo di simboli che coinvolgono lo spettatore incoraggiandolo e a tratti costringendolo a meditare sulla verità che rappresenta. 
  
Il suo è un viaggio verso il futuro: i quadri rivelano una malinconia di fondo nei confronti del passato e i dipinti diventano retrospettivi e volti a risolvere enigmi, offrire nuove soluzioni con la simbologia di numeri, compleanni, anniversari, date che scorrono sui muri come graffiti. L’artista si perde nei paesaggi che diventano sogni che portano alla speranza.

La critica

“Pittoricamente le opere sembrano riproporre una sorta di espressionismo simbolico in cui si riconoscono analogie con NOLDE, ENSOR e perfino con MUNCH e KANDISKI, per la medesima inquietudine che muoveva dallo sfaldamento delle certezze materiali, delle basi economiche, dalla disintegrazione sociale dei valori interpersonali, per cui l’uomo diventa suo malgrado una maschera di se stesso. La pittura è gradevole, positiva, variopinta ed accesa; a volte esalta momenti di felicità protesi alla visione dell’eternità della natura cosmica, così come l’anima che tende alla realtà visiva della creazione. I colori sulle tele sono vivi e balzano dal fondo con molto equilibrio di spazi, di toni, di misure, tanto che nessuna opera, grande o piccola che sia, si può dire non ben composta.”

Contatti

Indirizzo

Milano, Italia

Telefono

+39 335 6384122

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